Castagneto Carducci

A poco meno di due ore di macchina da ETRA, arroccato su di una collina circondata da castagni secolari e filari di vigneti celebrati in tutto il mondo, un piccolo paese che cattura da anni i soggiorni di Mick Jagger, che è stato ospite fisso per molte estati, o del giornalista Alan Friedman.

Qui ha vissuto anche l’interprete della Casa Bianca Elisabetta Savigni Ullman, ma soprattutto Castagneto Carducci è la patria dei Conti Della Gherardesca, la famiglia nobiliare del Conte Ugolino nominato da Dante e di Clarice, moglie di Mario Incisa della Rocchetta, inventore del Sassicaia. Durante il soggiorno a Firenze, è una tappa di assoluto benessere, per assaporare alcuni dei migliori vini toscani e godere di una vista mozzafiato.

Il Castello domina le case antiche, con il suo fascino secolare. È a tutt’oggi una dimora privata, abitata dalla famiglia Della Gherardesca, ma è possibile in alcune occasioni visitarne l’interno, come il 16 luglio, ad esempio, festa del Patrono.
La fondazione del Castello risale all’anno 1000, ma durante i secoli la costruzione ha subito numerose modifiche, assumendo le forme di palazzo signorile nel diciottesimo secolo.

Siete davanti a uno dei palazzi storici più importanti d’Italia, un vero testimone della nostra storia.
Qui si sono svolti incontri importanti e decise nozze altrettanto rilevanti, con i reali di Svevia, d’Aragona e di Castiglia, come anche incroci con i rami de’ Medici e dei Gonzaga.
Non deve stupire, quindi, che la famiglia sia stata riconosciuta già nel 1161 come proprietaria dell’intera zona dall’imperatore Federico Barbarossa in persona.

Passeggiare nel borgo è semplicemente incantevole. Tra le strade acciottolate si aprono piccole piazze intime e scorci sulla Costa degli Etruschi parimenti incantevoli. Si ha la sensazione di percorrere a piedi una pietra preziosa, incastonata in un gioiello di nobile fattura.
Una tappa da non perdere è la Chiesa di San Lorenzo, modificata dai Della Gherardesca nel novecento, ma ancora coerente con la forma originale. La sua costruzione è antecedente al 1212.

A pochi passi dalla pieve c’è una bottega fuori dalle guide, Liquori Borsi. Qui è possibile assaggiare due liquori di pregevole fattura: la China e l’Amarancia. La prima viene realizzata seguendo l’antica ricetta artigianale di Francesco Borsi, mentre il secondo è prodotto in un numero limitato di bottiglie con le arance amare, frutto dell’arancio amaro (o melangolo) coltivato proprio qui a Castagneto Carducci.

Castagneto Carducci si chiamava in origine “Castagneto” e poi “Castagneto Marittimo”, mentre deve il suo nome attuale al poeta Giosuè Carducci, che qui passò parte della sua vita.
Lui stesso scrisse: “Quel tratto della Maremma che va da Cecina a san Vincenzo, è il cerchio della mia fanciullezza… Ivi vissi, o, per meglio dire, errai, dal 1838 all’aprile del 1849”.
Fu sempre Carducci a consacrare in eterno il Viale di San Guido, o “dei cipressi”.

Il Viale dei Cipressi (strada provinciale 16 d SP 39- Bolgheri) si stende da Castagneto Carducci a Bolgheri, celebrato proprio dal poeta, e a pochi minuti dai gradini in salita che introducono al centro storico, ci sono alcune delle più prestigiose aziende vinicole della regione, come Guado al Tasso, Guado al Melo, Caccia al piano, Campo alla Sughera, Michele Satta e sopra tutte le altre, la tenuta Ornellaia e Sassicaia.