Keith Haring

Keith Haring. Pittore? Definirlo artista o protagonista della pop art è riduttivo. Un uomo, che si era dato la missione di “toccare” la vita delle persone in modo positivo, combattendo graficamente e a parole le disuguaglianze, celebrando la vita e la vitalità. La sua storia è riassumibile nel segno iconico del suo “bambino radiante”, un neonato che sprigiona raggi di potere ricevuto dall’universo, energia infinita.

“Alcuni punti di rilievo: Pisa. Sembra incredibile che, tutto grazie ad alcune persone incontrate per strada a New York, sia stata organizzata tutta quanta questa grande mostra. Sono seriamente interessati e mi offrono sia un muro per un murale o un affresco sia una mostra in un edificio vecchio di mille anni. La mostra potrebbe essere incredibile perché mi obbligherebbe a collocare le mie opere in contesti storici diversi e contrastanti.

L’edificio restaurato ha livelli di vari periodi storici, che appaiono in diverse parti; una mostra ben curata e ben allestita esalterebbe sia l’edificio sia l’arte. Anche Pisa in sé è davvero bella. La torre è notevole. L’abbiamo vista alla luce del giorno e poi alla luce della luna. È veramente grandiosa e al tempo stesso esilarante. Ogni volta che la guardi, ti fa sorridere”. (Giovedì 22 settembre 1989)

Queste sono le ultime parole che troviamo nel diario tenuto da Keith Haring. A Pisa ha realizzato la sua ultima opera, qui è il suo testamento, ed ecco perché una mostra su Keith Haring a Pisa non è uguale alle altre. L’esposizione è organizzata da Palazzo Blu, assieme alla Fondazione Pisa e alla Nakamura Keith Haring Collection (collezione curata da K. Yanase, un insieme di opere che scandisce e celebra la vita dell’autore).

170 opere pop, dal tratto ancora oggi innovativo e unico, in un contesto storico d’eccellenza, per incontrarsi e scontrarsi, generando arte. Un itinerario che dovrebbe concludersi con il murales Tuttomondo, l’ultima opera realizzata da Haring, distante appena 600 metri da Palazzo Blu. Vi troverete al cospetto di un inno alla pace, alla gioia, a godere della vita e dell’essere vivi. 30 dinamiche figure si incastrano danzando, come metafora dell’armonia.

La mostra sarà aperta fino al 17 Aprile 2022, mentre sarà sempre possibile ammirare il murale Tuttomondo. Vi invitiamo a fare una sosta a Pisa, durante il soggiorno a Firenze, per regalarvi un’emozione duratura. Si tratta di vivere l’arte, di sentirsene parte, di fare della propria vita un’opera d’arte. Dopotutto, per dirla con una sua citazione: “Un muro è fatto per essere disegnato, un sabato sera per far baldoria e la vita è fatta per essere celebrata.”

Grazie a ems_fh_shots per la foto.